La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo capace di svolgere numerevoli funzioni,
tutte di vitale importanza.
La pelle è l’organo più esteso del nostro corpo capace di svolgere numerevoli funzioni, tutte di vitale importanza. Essa rappresenta infatti la nostra prima difesa contro stimoli di varia natura; permette l’assorbimento di sostanze e nutrienti utili al suo benessere, favorisce l’escrezione e la secrezione delle scorie da essa prodotta, agisce come isolante e come regolatore termico, e presenta una funzione riproduttiva che inizia nello stato germinativo e continua negli strati successivi terminando con la cheratinizzazione e la desquamazione finale, permettendo il risultato finale conosciuto come turn over cellulare.
La pelle insomma è fondamentale per la nostra salute e il nostro benessere generale. E' il nostro organo più visibile ed esteso, copre una superficie di circa 2mq e costituisce circa un sesto del nostro peso corporeo.
La pelle è formata da tre strati principali - l'epidermide, il derma e il sottocute - ognuno dei quali è costituito da numerosi sotto-strati.
Strato più esterno che vediamo e che tocchiamo, l'epidermide ci protegge dalle tossine, dai batteri e dalla perdita di liquidi. Consiste di 5 sotto-strati di cellule cheratinocitiche. Queste cellule, prodotte nello strato basale più interno, migrano verso la superficie della pelle. Mentre migrano, maturano e vengono sottoposte ad una serie di trasformazioni. Questo processo, conosciuto come cheratinizzazione (o corneificazione), rende ogni sotto-strato diverso da un altro. Lo strato più esterno della pelle è conosciuto come strato corneo ed è qui che le cellule morte vengono regolarmente eliminate.
E’ nostro interesse soffermarci ad analizzare questo strato, così sottile ma così importante per il mantenimento del benessere globale di tutta la pelle.
Le cellule dello strato corneo sono legate insieme dai lipidi epidermici, che sono essenziali perché creano la barriera protettiva nei confronti del mondo esterno e permettono il mantenimento dell'idratazione. Quando mancano i lipidi, la pelle può diventare secca e può apparire tesa e ruvida perché vengono a mancare i fattori idratanti naturali (NMFs) – derivati dagli olii sebacei dello strato corneo compreso l'acido lattico e l'urea. Questi si legano con l'acqua ed aiutano a mantenere l'elasticità della pelle, la sua compattezza e morbidezza. Se questi fattori vengono meno, la pelle perde l'idratazione. Quando l'idratazione dello strato corneo scende fra l'8 e il 10%, la pelle diventa secca e ruvida, soggetta a screpolature e fessurazioni. Questo mantello protettivo dona alla pelle sana il suo pH leggermente acido compreso fra 5.4 e 5.9.
Al contrario uno strato corneo sano, che è in grado di autoripararsi se danneggiato, è l'ambiente ideale per:
La proliferazione di microorganismi che supportano la pelle (conosciuti come flora cutanea) e la distruzione di microorganismi dannosi
La formazione dei lipidi epidermici e degli enzimi responsabili del processo di desquamazione.
La pelle sana e senza problemi ha un colorito uniforme, è liscia, ben idratata e adeguatamente sensibile a pressione, tatto e temperatura. Quando la naturale barriera della pelle viene danneggiata, la sua funzione protettiva e il suo aspetto sano risultano compromessi:
Perde idratazione ed elasticità
Appare ruvida, secca, screpolata
Diventa sempre più sensibile alle aggressioni esterne (come il sole, i cambi di temperatura) ed è particolarmente incline alle infezioni.
La realtà più evidente è che la nostra pelle parla di noi, è la nostra immagine, e riflette il nostro stato di salute. Ecco perché dobbiamo prendercene cura sempre, con piccoli e semplici gesti quotidiani: infatti quotidianamente la nostra pelle è sotto pressione, aggredita dagli agenti atmosferici e indebolita dallo stress e dai ritmi frenetici della nostra vita.
Averne cura diventa un gesto consapevole di primaria importanza: la cute non deve essere trascurata perché ci protegge, perché è un estesissimo organo di senso ma
anche perché è un organo-spia che riflette le condizioni del nostro organismo. Il primo gesto da fare, il più semplice e il più importante, si identifica nell’utilizzo giornaliero di detergenti appropriati e non aggressivi, che riescano a rispettare il film idrolipidico, a preservare l’idratazione ed esercitare, nel caso occorra, un’azione lenitiva e antiprurito.
La detersione è infatti il primo step di cura e di bellezza cutanea, essenziale per rimuovere i fattori inquinanti e le impurità della pelle. Per eseguire una detersione efficace è necessario utilizzare detergenti delicati, caratterizzati da proprietà emollienti e idratanti. Devono essere preferiti gli OLI detergenti, più delicati e senza tensioattivi fastidiosi, che facendo poca o nulla schiuma, sono la soluzione ottimale per mantenere il pH cutaneo, e il giusto grado di idratazione: un vero toccasana per la nostra pelle! Il secondo step è l’idratazione della pelle, condizione che può essere migliorata agendo su diversi fattori. Si possono utilizzare, ad esempio, creme idratanti ad azione delicata, lipidi o fattori di idratazione naturale: si tratta di CREME BALSAMO che siano di trattamento e di nutrizione per la pelle.
Questo è l’unico modo per aiutare la pelle a svolgere il compito di funzione barriera. Al contrario quando mancano i più elementari sistemi di protezione della cute già elencati, l’acqua trattenuta nello strato corneo viene persa e l’epidermide si disidrata: il quadro clinico associato alla disidratazione cutanea è indicato col termine di xerosi: ecco il primo vero nemico della nostra pelle.
La xerosi cutanea è il termine medico per indicare la pelle secca. Questo nome deriva dalla parola greca "xero", che significa "secco". La secchezza della pelle (o xerosi) è il risultato di alterazioni della fisiologia cutanea: disidratazione e danno della funzione barriera ne sono la principale motivazione.
Il perché questo accade è invece una questione diversa, complessa e dipendente da numerosi fattori. Inoltre il suo aspetto clinico può variare da quadri modesti a molto severi. La “normale” secchezza cutanea è un fenomeno frequente, interessa infatti circa il 25-30% della popolazione, può insorgere già nei primi anni di vita o comparire direttamente in età adulta. In particolare la xerosi è una manifestazione più comune negli anziani, come valutato da vari studi epidemiologici prevalentemente condotti in case di cura, con prevalenza che va dal 30 al 75%.
La desquamazione e la disidratazione dell’epidermide, può inoltre corrispondere all’espressione di alcune importanti malattie della cute che possono però interessare l’intero organismo (ad esempio Dermatite Atopica, Psoriasi, Eczema, Ittiosi).
Alcuni dei segnali riconducibili alla Xerosi sono:
· Pelle molto secca, disidratata e tesa
· Pelle screpolata e ruvida
· Pelle che si squama
· Sensazione di prurito e bruciore
· Rossore
· Infiammazione
· Sensazione di tensione costante.
Tale sintomatologia può essere evitata o ridotta semplicemente modificando la routine quotidiana e avendo semplici accorgimenti; evitare bagni e docce troppo calde o
troppo lunghi; utilizzare detergenti delicati senza coloranti, profumi o alcool; tamponare la pelle bagnata con un asciugamano invece di strofinarla; bere molta acqua; evitare di grattare l'area interessata; utilizzare spesso creme idratanti soprattutto d’inverno; utilizzare una protezione solare quando si sta all'aperto e non per ultimo utilizzare un umidificatore per aumentare l'umidità dell'aria in casa.
Per una valutazione ottimale dello stato di salute della nostra pelle il medico può avvalersi di apparecchiature specifiche come il corneometro (in grado di misurare il contenuto di acqua dello strato corneo attraverso il parametro capacitanza), ed un sebometro (in grado di quantificare la presenza di sostanze grasse attraverso metodo fotometrico); una volta individuato il danno lo stesso andrà a stilare un protocollo diretto e mirato per combattere l inestetismo.
Come già elencato in precedenza, partendo da una detersione e successiva idratazione domiciliare con prodotti specifici e mirati si potranno aggiungere trattamenti medicoestetici specifici quali il peeling chimico e/o una biostimolazione, tali da creare con il primo il turn over cellulare mediante un’esfoliazione della superficie cutanea, e nel caso della biorivitalizzazione donare tramite l'iniezione nel derma di acido ialuronico e/o vitamine in grado di stimolare la produzione di collagene ed elastina per un azione ristrutturante, anti ossidante ed idratante. il risultato finale sarà compattezza, elasticità, luminosità, turgore cutaneo ed una sana idratazione.
Dottoressa Ivana Rodà - Medico Estetico
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Domenico Ganassini possedeva la dote basilare per un chimico biologo: quella di essere nato per diventare uno studioso...
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